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In una città frenetica, la velocità e la fretta rischiano di centrifugare sentimenti, pensieri e vite. Commessi stressati, clienti lunatici, giornalisti invadenti, un frigorifero provvidenziale e testardo, una donna probabilmente fantastica, Gianni e Zac (il suo amato cane) si incontrano e si scontrano nel gioco vorticoso e bizzarro della vita. Finché non arriva quel leggero e costante tremolio. È un terremoto. Di quelli violenti, devastanti. È un terremoto, o forse due. Gianni e Zac restano sepolti sotto un cumolo di macerie, ancora vivi. Possono respirare, pensare, riflettere. Riprendersi il loro tempo, almeno così credono. Sarà un cambiamento totale, che obbligherà a guardare le cose in modo disperato, diverso, lucido. Secondo una prospettiva che Ernesto, capo della squadra di soccorso, ha poco tempo per osservare. Ma, forse, quanto basta.